Il primo DRM non si scorda mai
Ho quindi (finalmente, direi) comprato il mio primo ebook con DRM. Si tratta di Inseparabili di Alessandro Piperno, solo per oggi a 0,99 euro su BookRepublic. Non sto a dire quanto il prezzo abbia influenzato la mia decisione d’acquisto, dico solo che: il libro l’ho sentito solo nominare, non so nemmeno di cosa parli. La cosa che mi ha spinta all’acquisto è stata più che altro proprio l’opportunità di avere finalmente “per le mani” un ebook con il DRM a un prezzo irrisorio. Chiamatela pure curiosità masochista.
Dunque, stimolata anche da racconti apocalittici del tipo “ho comprato un ebook ma non sono mai riuscito a leggerlo, maledetti DRM!” o “il DRM di questo libro mi vieta di leggerlo ad alta voce!!!“, ho coraggiosamente acquistato il libro, temendo il peggio e sfidando spavaldamente la sorte (o la Adobe).
Risultato: ho cliccato il pulsante “scarica libro” e ho osservato a bocca aperta sul browser la rotellina dell’avanzamento del download di un file dall’estensione .acsm. ACSM? Boh. Eppure sul sito c’era scritto che l’ebook era in formato .epub.
Prima ancora di gettarmi nel mare dei più svariati forum di utenti incavolati e/o saccenti, ho fatto la prima cosa che mi è venuta in mente: ho cliccato due volte sul file scaricato. E, oh gaudio, oh gioia immensa!, il mio pc ha aperto Adobe Digital Editions (of course!) e, di conseguenza, anche il libro da me acquistato. Benissimo.
Ottimo. Se non fosse che io questo libro lo vorrei leggere sul mio ereader (non ve l’ho detto? Il regalo più originale per la mia laurea (non ve l’ho detto? Mi sono laureata!) è stato un ereader!) o perlomeno sull’iPhone.
Uhm, quindi? Forum e blog siano.
Tra chi chiede come si converta il formato acsm in epub (orrore!) e chi consiglia di installare nuove app sull’iPhone (già intasato dalle più svariate applicazioni di cui mi sono già dimenticata l’utilità) trovo la seguente spiegazione (qui):
“Questo file viene scaricato quando si acquista un epub con DRM, l’ACSM è come un’autorizzazione a scaricare l’epub, basta farci sopra un doppio clic e viene scaricato il vero epub che va a posizionarsi nella cartella “my digital edition” che si crea quando si installa ADE sul disco fisso del computer di solito nella cartella documenti , da lì lo puoi copiare sul lettore ma anche farne copie di sicurezza su dispositivi mobili.”
Bene, niente di troppo complicato, quindi, per ora. Ho cercato la cartella ed effettivamente eccolo lì, il mio file epub!!!
Tutto risolto, quindi? Certo, ma mi sembra una soluzione lievemente macchinosa e… inutile. D’altra parte però stiamo pur sempre parlando della Mondadori.
Concludo con una perla ancora più utile trovata sullo stesso forum su cui ho trovato la soluzione al mio problema:
“Delirante. I drm sono una vera follia.”
Già.
Edit:
Pochi giorni dopo aver scritto questo post, quando ho cercato di caricare il mio bel file epub sul mio eReader ho avuto i primi problemi, a cui sinceramente – a causa della fiducia ingenua che ripongo nelle tecnologie – non avevo pensato…
L’ebook con DRM sul mio eReader non si apriva. Per caso ho provato ad aprirlo con Adobe Digital Editions mentre l’eReader era collegato al computer e mi è apparso un messaggio popup che mi informava che avrei dovuto registrare il dispositivo per potervi caricare il suddetto ebook. Sono quindi andata sul sito Adobe (attraverso il link indicato nel popup) e mi sono registrata (nome, cognome, domicilio e qualche altra informazione facoltativa). Ho poi riaperto il file con Adobe Digital Editions e ho inserito il nome utente (indirizzo email) e la password dell’account Adobe. Con l’ereader collegato al computer ho infine abilitato il dispositivo. Ora sì, che è tutto risolto.
N.B. Ci tengo a precisare che il mio eReader non è un Kindle, quindi presumo che questo meccanismo funzioni con tutti i device di lettura di ebook.